Libri di viaggio

Italian Scenary
La Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte possiede una delle più importanti collezioni di libri di viaggio presenti in Italia che, accanto al fondo Fossati Bellani della Biblioteca Ambrosiana di Milano, al fondo Tursi della Biblioteca Marciana di Venezia e al fondo Olschki del Gabinetto Vieusseux di Firenze, rappresenta una ricca miniera per gli studi in questo settore.
La raccolta è formata da circa 2200 opere edite tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Novecento, relative a viaggi compiuti dal XIV al XX secolo, e da circa 90 manoscritti (secoli XVII - XIX).

Il nucleo più cospicuo è costituito da diari di viaggi effettuati in Italia da aristocratici stranieri, per lo più inglesi, francesi e tedeschi ma anche scandinavi e spagnoli nel corso del loro Grand Tour. Questo costume diffusissimo e radicato, quasi istituzionalizzato, nell'aristocrazia e nelle classi agiate europee dalla metà del Seicento all'inizio dell'Ottocento era fondato sulla considerazione dell'Italia come meta ineludibile e culminante di un lungo viaggio di formazione attraverso l'Europa a cui si doveva sottoporre ogni nobile rampollo una volta terminati gli studi. Di ciò la raccolta dei libri di viaggio della BiASA fornisce una documentazione vastissima che permette di seguire l'evoluzione e le varie sfaccettature che il fenomeno assunse nel tempo, fino alla sua radicale trasformazione nel corso dell'Ottocento. Ma soprattutto essa riflette, nei suoi molteplici aspetti e nel suo divenire, l'immagine dell'Italia e degli italiani percepita dagli stranieri; in particolare, per gli studi che ci riguardano, rappresenta una fonte inesauribile di informazioni, costituendo la conoscenza del patrimonio archeologico e artistico uno degli scopi precipui del viaggio.

Sono comunque ampiamente rappresentati nella raccolta anche viaggi attraverso l'Europa, viaggi di pellegrinaggio in Terra Santa, viaggi di sovrani, principi e prelati, di scienziati naturalisti, di artisti, spedizioni di archeologi, ed è compreso anche qualche viaggio di esplorazione e di evangelizzazione. Vi si trovano altresì alcune opere più propriamente letterarie ispirate al modello del diario di viaggio come il Sentimental journey di Lawrence Sterne (presente in varie edizioni, tra cui quella pisana del 1813 con dedica autografa del traduttore Ugo Foscolo) o Corinne ou l'Italie di M.me De Stael.

La collezione ha preso corpo alla fine degli anni '20 quando, ad un precedente gruppo di libri di viaggio enucleati dalla biblioteca privata di Rocco Pagliara (donata alla BiASA nel 1922) e dalla biblioteca privata dei principi Ruffo di Motta Bagnara (donata allo Stato nel 1915 e destinata alla BiASA alla sua istituzione nel 1922) si aggiunse l'importante collezione di libri di viaggio di Louis Gonse, storico dell'arte e collezionista parigino, direttore della Gazette des beaux arts fino al 1892, acquistata dal Ministero dell'Educazione Nazionale dopo la sua morte (1921) e destinata alla BiASA nel 1929.

La preziosa collezione Gonse constava di circa 1500 volumi, alcuni molto rari, numerosi riccamente illustrati, talvolta da artisti di fama, con notevoli legature, spesso alle armi (quelle di Maria Antonietta di Francia, in due opere), e con ex libris araldici. Frequenti le edizioni del Cinquecento e del Seicento, ma presente anche un incunabolo (Tucher, H., Reise in das gelobte Land, Augsburg 1486). Al materiale a stampa si aggiungevano circa 80 volumi manoscritti, per lo più settecenteschi e ottocenteschi.

Nell'ultimo ventennio, in corrispondenza di una forte ripresa degli studi in questo settore, la collezione è stata arricchita ulteriormente, attraverso numerosi acquisti in antiquariato e seguendo attentamente la produzione editoriale corrente italiana e straniera inerente il viaggio in Italia (ma anche in Europa e nell'Oriente Mediterraneo), con particolare riguardo ai viaggi connessi ad interessi storico-artistici ed archeologici (viaggi effettuati da artisti, architetti, archeologi, studiosi), sia per quanto attiene l'edizione dei testi che per la saggistica relativa.

Un punto di riferimento fondamentale per la ricerca in questo settore è il C.I.R.V.I. (Centro interuniversitario di ricerche sul viaggio in Italia). Fondato nel 1978, svolge una intensa attività editoriale e di promozione degli studi attraverso l'ideazione e l'organizzazione di esposizioni e convegni.

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