Palazzo Venezia


Palazzo Venezia è un edificio compreso tra Piazza Venezia e Via del Plebiscito a Roma.
Primo palazzo rinascimentale edificato tra il 1455 e il 1467 su commissione del Cardinale veneziano Pietro Barbo, divenuto in seguito Papa Paolo II.
La paternità del progetto del palazzo è incerta: è accreditata dalla critica l'attribuzione a Francesco del Borgo, attivo a Roma come architetto della corte di Papa Niccolò V. Il palazzo fu utilizzato prima come residenza papale e in seguito come ambasciata della Repubblica di Venezia, da cui il nome; dal 1797 divenne sede dell' Ambasciata Austriaca; dal 1916 passò allo Stato italiano; nel 1921 Mussolini lo scelse come sede del governo fascista.
Il palazzo è articolato su due corpi di fabbrica: il Palazzetto, affacciato tra piazza Venezia e Via di San Venanzio e il corpo principale di ampiezza doppia e racchiuso tra la piazza Venezia, Via del Plebiscito e Via degli Astalli. All'angolo sulla piazza fa da cerniera, tra le due facciate, l'alta Torre della Biscia,  sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte. Il palazzo è l'esempio paradigmatico del gusto sviluppatosi in architettura agli inizi del rinascimento romano; nel cortile del palazzetto si trovano elementi ripresi dall'architettura classica.

Palazzo Venezia ora ospita il Polo Museale Romano, ricco di opere d'arte, l' Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell' Arte e la Biblioteca, punto di riferimento a livello internazionale per gli studi di archeologia e storia dell'arte.

 

Palazzo Venezia_Piranesi

 

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